TEATRO DELLA PIOGGIA

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Pinocchio il burattino maraviglioso – 2007

tratto da Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi
con Massimiliano Balduzzi, Valentina Chiefa, Marta Gabriel, Céline Kraus, Anna Teotti e Piero Usberti
luci Sivia Bindi
costumi Les Couturières
regia Anne Zénour
realizzato alla Corte dei Miracoli (Siena) e a Bortigiadas (Sardegna); presentato a Bortigiadas e a Siena nel 2007

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Chi è che mi chiama?
Un luogo che non riceve mai la luce del sole, come l’armadio “sempre chiuso” di Ciliegia evocato all’inizio del libro, come l’armadio dove si è installato un lontano cugino di Pinocchio, Il Monaciello di Napoli, lo “spiritello diabolico” caro a Anna Maria Ortese. Un luogo dimenticato e nascosto, luogo consacrato delle paure e degli incubi notturni, zona intermedia tra il mondo dei vivi e quello dei morti, luogo teatrale dove gli attori hanno un carattere di apparizioni.
Là abitano gli uomini grigi, cinque figure mascherate vestite di severi vestiti e cappucci grigi. Semi nascosti negli angoli della scena, assistono all’ apparizione di un “nuovo”: il burattino Pinocchio. Sono subito incuriositi dalle sue movenze e dal suo buffissimo modo di parlare, e – chi per custodirlo, chi per derubarlo, chi per farne legna da ardere- ciascuno tenterà di impadronirsene.
Loro sono gli assassini dei nostri sogni infantili, gli adulti visti da sotto in su, con il loro carico di pulsioni e la loro voracità. Sono inquietanti e esilaranti, fanno paura e fanno ridere, e il riso raddoppia la paura.
Pinocchio gli affronta con ingenuità e temerarietà, e una prodigiosa destrezza fisica, tutte qualità innate, che fanno di lui un essere tra il mago, il bambino e lo sciocco. Infatti, risorge sempre indenne e come nuovo da ogni situazione, anche se sappiamo, grazie ai suoi favolosi riepiloghi, che si ricorda tutto quel che gli è successo, travolgendone però a piacere la consequenzialità.
Pinocchio burattino solitario, “barbagianni” sfortunato, disobbediente per natura, è il nostro ridicolo eroe, gli andiamo dietro nelle sue corse folle. Bambino magico che non fa parte del nostro mondo, ma lo copia con genio, ce lo fa vedere tutto rovesciato.E da questo mondo scapperà, sparirà da un’altra parte, più misteriosa ancora della zona delle sue disavventure, non passerà dalla parte dei ragazzi per bene; e le creature dell’armadio, orfane della loro vittima, lo chiameranno in vano prima di riprendere la loro monotona erranza .
I personaggi grigi, sempre presenti sulla scena, assumono, oltre a quella di protagonisti diretti dell’azione, la funzione di un coro di voci che canta e commenta l’azione centrale, la scandisce con il suono di piccoli strumenti musicali, e quella di servi di scena, che grazie alla loro prontezza acuiscono la successione magica delle apparizioni al centro della spazio scenico.
Il testo di Collodi è un cardine dello spettacolo.

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Corte dei Miracoli – via Roma 56 – 53100 Siena

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